Lingua

Lungo il tragitto soffermatevi ad ammirare, in località Vallone Zappini, il ponte in pietra settecentesco facente parte dell’antica strada.

Lingua si estende lungo la costa nord-orientale dell’isola. Una terrazza sul mare conduce, attraverso locali noti per l’ottimo cibo, ad un laghetto di acqua salmastra separato dal mare da una sottile striscia di terra che fu sede delle saline da cui l’isola prese il nome. Sono ancora visibili alcune vasche risalenti al periodo greco del III sec a.C..

Il posto, capeggiato da un pittoresco faro, è riserva naturale e rappresenta un luogo ideale per gli appassionati di bird watching che, durante i periodi di migrazione, possono ammirare suggestivi spettacoli.

Da Santa Marina, dalla frazione Lingua e da Val di Chiesa, per gli appassionati di trekking, in 2/3 ore è possibile raggiungere la Fossa delle Felci, un vecchio cratere vulcanico dal quale si possono ammirare tutte le altre isole e persino l’Etna.

 Il Museo dell’emigrazione eoliana che racconta la diaspora dei salinari a partire dalla fine dell’Ottocento, a causa della fillossera. Sui registri ingialliti dello stato civile si possono ancora leggere i nomi dei primi abitanti che abbandonarono le loro tre e case per cercare fortuna in Australia e negli Stati Uniti.

Il piccolo ma curato Museo archeologico.

Da non perdere: la passeggiata sul laghetto salato fino al vecchio faro, al tramonto.

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